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Le rivendicazioni del Sindacato ed il suo ruolo nell'Amministrazione

La riforma di Polizia è nata nel segno del cambiamento di un Paese che approdava nell’era delle riforme.

Un progetto, quello per la riforma di Polizia, rivendicato e ottenuto dopo lunghi anni di battaglia, dalla sinistra socialista, dal Pci, dai radicali e dalle Confederazioni sindacali.

Il partito della Democrazia cristiana, per quanto conservatore, se pur inizialmente avverso alla riforma di Polizia, seppe tuttavia cogliere il mutamento culturale che imponeva il cambio dei rapporti fra Forze dell’ordine, cittadini e movimento operaio, atteso che negli anni Sessanta lo scontro di piazza aveva mietuto vittime in entrambi gli schieramenti.

In quel contesto storico, i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil fecero da tramite; insomma il punto d’incontro fra il Movimento per la riforma di Polizia ed i partiti politici dell’area di governo e dell’opposizione.

La riforma, se per un verso rappresentava il raggiungimento di un obbiettivo - nel senso che con la legge 121/81 si era ottenuto un importante strumento che, innanzitutto statuiva la smilitarizzazione del Corpo delle Guardie di Ps e la sindacalizzazione - dall’altra parte costituì il movimento storico di riavvicinamento fra la classe operaia e i tutori dell’ordine.

Nelle aree del nord, in particolare, le Confederazioni sindacali avevano stabilito un rapporto di stretta collaborazione con il Movimento per la smilitarizzazione della Polizia, sino al punto che a Genova i metalmeccanici scesero in piazza per manifestare contro il trasferimento del maggiore Francesco Forleo, dalla questura di Genova a quella di Ancona.


Sindacato di Polizia - Unione Sindacale Italiana Poliziotti