Atteso la particolare urgenza con cui il Dipartimento di P.S. ha segnalato alle OO.SS., le eventuali osservazioni utili al
perfezionamento del decreto del Capo della Polizia recante modifiche alle modalità attuative inerenti i concorsi interni per
l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo Ispettori della Polizia di Stato, nonché del decreto del Capo della Polizia recante modalità
di svolgimento del concorso straordinario per titoli per la promozione alla qualifica di Sostituto Commissario, l’Unione Sindacale
Italiana Poliziotti ritiene opportuno dare un contributo fattivo ad una questione importante a cui il personale, come è facilmente
deducibile, ha mostrato particolare interesse, in quanto i concorsi interni di questa fase transitoria hanno lo scopo non solo di
ripianare le piante organiche nei vari ruoli, ma anche di far recuperare il terreno perduto a migliaia di poliziotti che negli anni, non
certo per loro colpa, non hanno avuto la possibilità di mettersi in gioco per un avanzamento in carriera.
Ciò posto, per entrare nel merito della prima questione dei concorsi interni per Vice Ispettore, vogliamo solo fare una
considerazione rispetto alla categoria dei titoli ammessi a valutazione e soprattutto rispetto al punteggio massimo loro attribuito,
un problema che, a dire il vero, già in altri concorsi interni di questa fase transitoria è stata oggetto di discussione, a causa delle
altalenanti e poco attente decisioni dell’Amministrazione nel valutare i titoli dei candidati.
Nello specifico si sottolinea che lo schema di decreto proposto presenta alcune modifiche, riguardo la categoria dei titoli di
servizio, che riteniamo poco opportune, è il caso ad esempio dei titoli attinenti alla formazione professionale del candidato, con
particolare riguardo ai corsi professionali e di specializzazione organizzati dall’Amministrazione, a cui è stato attribuito un
punteggio massimo di 2 punti, andando quindi ad operare un sostanziale taglio rispetto al punteggio attribuito precedentemente.
Per il resto, a parte le ricompense al valor militare e civile e le onorificenze in genere a cui è stato attribuito un punteggio
leggermente superiore, tutti i titoli, compreso quelli della categoria dei titoli di cultura, sono rimasti invariati.
Orbene, se vogliamo fare una considerazione che rispecchi anche, o forse meglio dire soprattutto, la filosofia portante che sta alla
base del provvedimento di riordino delle carriere (D.Lgs. 29/05/2017 n° 95), nella quale è stata prevista una fase transitoria
proprio per dare un’opportunità alle migliaia di colleghi che in questi ultimi 20 anni hanno acquisito una professionalità maturata
sul campo, rimanendo però al contempo fermi al palo della stessa qualifica, riteniamo che la scelta operata riguardo al taglio dei
punteggi attribuiti ai titoli per i corsi professionali e di specializzazione organizzati dall’Amministrazione, non sia in linea con
l’assunto della valorizzazione della professionalità dei candidati, professionalità peraltro, e ci teniamo a ribadirlo, che il personale
è riuscita nel tempo a costruirsi con enormi sacrifici.
Invero riteniamo opportuno anche sottolineare che la nostra non vuole essere una posizione che privilegia una categoria di titoli
rispetto ad un’altra categoria, non vogliamo prendere una posizione di parte, al contrario vogliamo prendere una posizione per il
bene di tutti, e quindi non ci appassionano le inutili e sterili discussioni riguardo a presunte preferenze della categoria dei titoli di
servizio rispetto alla categoria dei titoli di cultura, ogni cosa che sia servita ad elevare la professionalità o la cultura degli operatori
di polizia è da considerare degna di rilievo, in quanto porta non solo lustro a livello personale ma anche all’intera
Amministrazione.
In considerazione di quanto sopra, l’U.S.I.P. è del parere, quindi, che la cosa migliore da fare sia mantenere un giusto equilibrio
nella valutazione dell’assegnazione dei massimi punteggi attribuibili alle varie categorie di titoli e, ad onor del vero le precedenti
modalità attuative erano riuscite a salvaguardare tale equilibrio, e quindi non apportare nessuna modifica rispetto ai precedenti
punteggi, riteniamo sia non solo opportuno ma finanche doveroso onde evitare ulteriori problemi ed ulteriori amarezze ai
candidati al concorso interno per Vice Ispettore.
Per quanto attiene la questione del concorso a titoli per Sostituto Commissario, anche qui siamo in presenza di criticità similari a
quanto sopra esposto rispetto ai punteggi dei titoli, nello specifico riteniamo poco equilibrato l’assegnazione di un punteggio che
va da 14 a 16 punti per il superamento del concorso per l’accesso alla qualifica di Ispettore Superiore, sarebbe invece opportuno
riconsiderare tale punteggio riportandolo ad una valutazione inferiore che sia più congrua, cioè con lo scopo di mettere tutti i
candidati nella medesima possibilità di poter partecipare ad un concorso quantomeno ad armi pari. Invero è del tutto apodittico
affermare che se il punteggio del titolo in questione dovesse rimanere così alto, si andrebbe a penalizzare in modo macroscopico
buona parte dei candidati a favore di altri, andando quindi a snaturare il senso di un concorso a titoli, in cui l’assegnazione dei
punteggi deve assicurare quel giusto bilanciamento, di guisa che tutti i candidati siano

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Sindacato di Polizia - Unione Sindacale Italiana Poliziotti