Egregio Signor Questore,
sebbene il livello di preparazione e di professionalità degli Operatori delle Volanti di Caserta sia altissimo, alla luce dei lusinghieri risultati che ottengono e che vengono ogni giorno pubblicati dalle cronache locali e dal web, dobbiamo d’altro canto riscontrare una serie di criticità per le quali, nonostante i colleghi svolgano il proprio lavoro con passione e dedizione, lo fanno in condizioni oggettivamente difficili, tanto che questa O. S. non può esimersi dal segnalarLe il MALCONTENTO del personale dell’Ufficio Prevenzione Generale che sta crescendo ogni giorno a dismisura, e dal chiederLe chiarimenti in merito.

Cominciamo con il segnalare la insufficienza del personale, a causa della quale la percezione di sicurezza dei cittadini casertani, che pure vedono nelle Polizia di Stato una Istituzione amica, è ai minimi storici; basta dare un’occhiata ai social per rendersi conto, per esempio, che molti hanno paura a lasciare uscire i figli di sera a causa delle frequenti aggressioni e risse che avvengono specialmente durante la movida e che gli abitanti della periferia e delle tante frazioni di cui Caserta si compone, si sentono abbandonati perché raramente vedono passare quella “Pantera” a loro tanto cara.

Ognuno dei cinque turni di Volanti è attualmente composto da quattro operatori per cui raramente, a causa di legittime fruizioni di C.O., Recuperi, C.S., R.L. 937, ecc., si riesce a fare uscire due equipaggi su un territorio che fra il Capoluogo e i Comuni di competenza comprende una popolazione di circa 110.000 abitanti; in due turni su cinque manca il previsto Sottufficiale, per cui viene meno non solo la figura del Capo Turno, ma viene anche negata al cittadino la possibilità di sporgere denunce urgenti dalle 20.00 alle 08.00, quando l’Ufficio preposto è chiuso; spesso l’unica Volante prevista dall’Ordine di Servizio è composta da tre operatori che sono costretti ad uscire su autovetture non ”protette”, con la conseguenza di essere esposti a rischi ben superiori rispetto a chi ha la “fortuna” di uscire con autovetture blindate.

Va aggiunto che molto spesso, troppo spesso, l’unica volante viene distolta dal proprio compito istituzionale di Controllo del Territorio per effettuare, per conto dell’Ufficio Trattazione Atti di P.G., notifiche di vario genere e accertamenti di P.G., come la visualizzazione e l’ eventuale acquisizione di immagini, escussioni a S.I.T. e altro, che a parere di chi scrive dovrebbero essere di altrui competenza e, se si considera che, recentemente, è stato abolito anche il Poliziotto di Quartiere, ultimo baluardo di quella Polizia di prossimità tanto cara ai vertici fino a qualche anno fa, si giunge alla conclusione che “forse” il senso di abbandono e la percezione della sicurezza ai minimi storici dei cittadini casertani sono, per le motivazioni suindicate, quantomeno giustificati.

Gli ambienti di lavoro poi, non sono all’altezza degli Operatori che ne fruiscono: le stesse autovetture di servizio si presentano quasi sempre sporche e malridotte, raramente vengono lavate e quasi mai, o perlomeno non con la dovuta frequenza, vengono sanificate; al massimo vengono in qualche modo igienizzate a cura di qualche collega di buona volontà che di tasca propria provvede ad acquistare e ad usare prodotti appositi e specifici; lo stesso vale per la sala Volanti, se di sala si può parlare, un ambiente a nostro giudizio poco salubre a causa dell’umidità e della grande quantità di polvere di cui sono ricoperte le suppellettili, e dove spesso per vari motivi vengono accompagnate persone estranee agli Uffici.

Da mesi, due dei tre computer a disposizione delle Volanti sono posti all’interno della (oramai) ex aula multimediale, dove attualmente sono “appoggiati” l’Ufficio “Passaporti” e l’Ufficio “Porto d’armi”, con la naturale confusione che ne può derivare in un momento di delicata importanza, come la stesura di atti che, quasi nella totalità delle volte, saranno a disposizione della locale A.G.

Per non parlare poi della oramai cronica mancanza della carta, indispensabile alla stesura degli atti relativi all’attività di servizio, a cui spesso il poliziotto è abituato a sopperire con esborsi personali.

Altra nota dolente sono i servizi igienici siti al piano terra, quelli che in genere vengono utilizzati dal personale dell’U.P.G., ma anche da chiunque si trovi, anche occasionalmente, in Questura, come fermati, denuncianti, persone convocate dagli Uffici, e utenti vari; da alcuni mesi, a causa della rottura dello scarico, viene usato un secchio appositamente a disposizione nel lavandino, in barba alle più elementari norme di igiene e profilassi.

Alle suddette anomalie, a proposito dell’U.P.G.S.P., va aggiunta la situazione dell’Ufficio cosiddetto "Trattazione Atti di P.G.”, che con l’avvento dell’attuale Dirigente ha visto raddoppiare il personale addetto da cinque a dieci persone. Di questi dieci, tra Ufficiali e Agenti di P.G., nove lavorano utilizzando sei (!) scrivanie letteralmente attaccate tra loro in una stanza di circa trenta mq, dove ricevono inoltre molte persone per eseguire atti su delega della A. G., e per accedere alla quale è necessario attraversare la Segreteria del Personale, piena di documenti con dati sensibili e privati dei colleghi, che vengono così posti alla disponibilità di chiunque.

Da questa stanza, attraverso una porta, si accede al lato della Questura che affaccia verso i giardini della Reggia, in corrispondenza dello sbocco di un aeratore collegato con i vani sotterranei, della cui salubrità, o per lo meno della sua non nocività, questa O.S. vorrebbe essere rassicurata, in quanto oltre ad umidità e muffe, potrebbero fuoriuscirne residui di gas Radon, notoriamente agente cancerogeno di cui il tufo, materiale edile di cui il palazzo è principalmente composto, è naturale sorgente.

Per quanto riguarda gli operatori della Sala Operativa, contestiamo il carico di lavoro, a nostro parere eccessivo, a cui sono sottoposti. Gli operatori C.O.T. previsti per ogni turno sono solo due, che spesso, in realtà, diventano uno. Questo unico operatore deve occuparsi delle linee 113 e della Sala Radio, da cui si devono gestire eventi di ogni tipo, dalla lite alla segnalazione di vario genere come: rapine, scippi, violenze, ecc.... a ciò va aggiunto che sempre lo stesso operatore deve notiziare i vari funzionari della Questura, personale della Scientifica, Capo Gabinetto ed occuparsi di altre incombenze, come la gestione dei braccialetti elettronici in allarme, gli alert alloggiati ecc. ecc. ecc.

L’unico operatore della Sala Operativa deve anche effettuare i controlli allo SDI allorché ci sono Operatori Radio di Commissariati privi di password, deve porre attenzione ai video allarmi, ai sistema antirapina, dove sono collegati numerosissime attività commerciali da gestire in caso di allarme ,deve rispondere al telefono dedicato ai sordo muti - deve visionare le telecamere di vari comuni e prestare attenzione a tante altre cose.

L’unico operatore della Sala Operativa deve anche essere riferimento per qualsiasi ulteriore problematica ricadente sul nostro territorio.

Francamente è troppo!

Prima di salutarla riteniamo doveroso chiederle di inviare altro personale all’Ufficio Denunce perché, i quattro operatori in servizio non sono assolutamente sufficienti per garantire l’operatività di un Ufficio delicato e utile per i cittadini. Le chiediamo infine di sollecitare chi di competenza per far aggiustare lo scanner che oramai è rotto da diversi mesi perché i colleghi sono costretti a recarsi presso altri Uffici della Questura per acquisire gli atti connessi alla Denunzia che hanno ricevuto.

Pertanto in attesa di URGENTI CHIARIMENTI si inviano i più rispettosi e cordiali saluti.

Scarica il documento  |

 

PARLANO DI NOI:
Edizione Caserta
Caserta News
La Voce Sammaritana
Il Mattino
News e Social
Gazzetta di Caserta


Sindacato di Polizia - Unione Sindacale Italiana Poliziotti