USIP Ragusa-Giovanni BARTOLOTTA nominato Segretario Provinciale
L'USIP CONTINUA A CRESCERE!!DA OGGI E' ATTIVA LA STRUTTURA PROVINCIALE DI RAGUSA CON GIOVANNI BARTOLOTTA
Lo diciamo da tempo anche tramite l'hashtag #diffidatedalleimitazioni e, come sempre, il tempo si sta rivelando galantuomo......
Nelle parole del neo Segretario Generale USIP di Ragusa è possibile cogliere un mix di emozioni che vanno dalla delusione all'amarezza, passano dallo sconcerto fino a concludersi nella soddisfazione di aver trovato nell'Unione Sindacale Italiana Poliziotti e nella UIL la propria vocazione ad un Sindacato Confederale di sicura serietà.
Leggiamo insieme i perchè della sua scelta:
Oggi ho rassegnato le mie dimissioni da tutti gli incarichi da me ricoperti all'interno della organizzazione sindacale UPL Sicurezza, che erano quelli di Presidente Nazionale dei Probiviri e di Segretario Generale Provinciale di Ragusa. Al contempo ho deciso di aderire al Sindacato USIP, unica organizzazione sindacale della polizia di stato riconosciuta dalla confederazione UIL. Potrei, sic et simpliciter, fermarmi qui, visto che, da uomo libero, ho il diritto di poter aderire al progetto che più ritengo funzionale, per me e per i colleghi che mi hanno dato il privilegio di essere da me rappresentati. Ma trovo giusto, anzi doveroso, raccontare la storia di quello che è accaduto dall'agosto del 2018 ad oggi, per poter così fugare alcuni dubbi che potrebbero giustamente nascere dopo questa mia decisione. Nell'autunno del 2018 decisi di aderire alla UIL Sicurezza, sindacato nato grazie al lavoro svolto da alcuni colleghi insieme ai vertici della UIL confederale per creare una sigla sindacale all'interno della Polizia di Stato che radunasse tutti quei colleghi sparsi sul territorio nazionale che si sono sempre rivisti nei valori confederali e che hanno sempre avuto la UIL come sindacato di riferimento. Nell'aprile successivo, durante il primo congresso nazionale, ci fu una spaccatura, che, come recentemente ho avuto modo di sapere, fu dovuta ad interessi personali di qualcuno. Eppure, essendo una persona di parola ed essendo stato appena eletto Presidente Nazionale dei Probiviri, mi sembrò doveroso continuare il percorso da poco intrapreso, anche perché nel frattempo alcuni colleghi della mia provincia, quella di Ragusa, avevano riposto la loro fiducia in me, tesserandosi con la UIL Sicurezza. Nel luglio 2019 nacque l'USIP, nuovo progetto della UIL all'interno della Polizia di Stato, avviato perché nel frattempo (dopo i problemi sorti nel primo Congresso) non venne più riconosciuta la UIL Sicurezza come soggetto vicino ai valori confederali della UIL. Nonostante questo, continuai a rimanere perché rassicurato dal Segretario Generale Nazionale che le divergenze con la UIL si sarebbero chiarite e che presto avremmo ridato vita ad un progetto sindacale di stampo confederale, tutti insieme, sotto la bandiera della UIL. Invece, pochi mesi dopo, i rapporti erano divenuti talmente inconciliabili che abbiamo dovuto cambiare la denominazione da UIL Sicurezza a UPL Sicurezza, modificando persino il logo. Mi ritrovai a fare le riunioni del direttivo nazionale, prima tenuti sempre in via Lucullo presso la sede nazionale della UIL, negli uffici del sindacato Confsal (che, con tutto il rispetto, rappresenta una federazione di sindacati autonomi che nulla hanno a che vedere con il mondo confederale). Soprattutto mi ritrovai fuori dalla UIL di Ragusa, i cui rappresentanti provinciali si erano fin da subito messi a disposizione, con me e con tutti gli iscritti e le loro famiglie, per qualsiasi cosa, offrendo i servizi e le preziose consulenze riservate ad ogni iscritto, e soprattutto con i quali dovetti interrompere bruscamente anche un bellissimo rapporto di reciproca collaborazione e di amicizia che nel frattempo si era spontaneamente creato. Alla luce di tutto questo, non posso più far finta di appartenere a qualcosa che non è e forse non è mai stato. Io ho sempre creduto in un solo modello di sindacato all'interno della polizia di stato. E quel modello appartiene e apparterrà sempre al mondo confederale. Per questo sposo in pieno il progetto USIP, perché non posso continuare a prendere in giro me stesso e chi mi sta intorno facendo finta di essere quello che non sono e mai sono stato