Cari colleghi,
desidero anzitutto ringraziare tutti quei dirigenti sindacali delle numerose realtà provinciali che mi hanno supportato in queste settimane, per realizzare INSIEME un progetto sindacale avvincente ed impegnativo.

A Roma lo scorso 18 giugno 2019 , un gruppo di colleghi provenienti dalla U.I.L. Sicurezza e da altre Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato, hanno costituito la U.S.I.P. (Unione Sindacale Italiana Poliziotti), Sindacato di Polizia che si ispira ai valori Confederali della UIL.

La costituzione della USIP nasce dall'ineludibile e non più rimandabile esigenza, di un'Organizzazione Sindacale di Polizia che sia coerente all'adesione ai principi Confederali della UIL, nel rispetto dell'attuale quadro normativo in materia di rappresentanza sindacale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.

Infatti, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale nr. 120 del 13 giugno 2018, la Confederazione UIL ha scelto di sostenere il processo di sindacalizzazione tra i colleghi della Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri e Forze Armate, attraverso la costituzione del Dipartimento Sicurezza Confederale che coordinerà le attività per supportare l'avvio dei nuovi soggetti sindacali.

La nascita di USIP in concomitanza a quella di USMIA (Unione Sindacale Militari Interforze Associati), di USIF (Unione Sindacale Italiana Finanzieri) e di USIC (Unione Sindacale Italiana Carabinieri), assume un significato oserei dire storico, perché coincide con il processo di sindacalizzazione di tutto il Comparto Sicurezza e Difesa, e sicuramente, contribuirà a rafforzare tutta la rappresentanza sindacale.

La scelta di un progetto politico-sindacale, fortemente voluto e condiviso con la Confederazione UIL, che accomuna tutte le rappresentanze sindacali delle Forze di Polizia e Forze Armate a prescindere dal loro status, civile o militare, e, seppur nelle loro differenti specificità, hanno il comune obiettivo di tutelare e garantire la Sicurezza dei cittadini sia sul fronte interno che esterno.

USIP inizierà il proprio percorso attraverso la ricerca di nuovo modo di fare Sindacato e se sul serio si vuol puntare a creare un reale cambiamento nell'alveo delle OO.SS. di Polizia, vi è la necessità di organizzarsi con nuovi modi di parlare, con nuovi modi di approcciarsi alla categoria, un nuovo modo di fare Sindacato non populistico che non parli alla pancia dei colleghi ( che rappresenta solo un modo troppo ruffiano e semplicistico per attirare consenso), ma che al contrario riesca a dialogare con la parte razionale dell'essere umano, prospettando soluzioni che rispondano ai requisiti di verità e trasparenza.

I grandi annunci non risolvono problemi, servono solo a solleticare impulsi, emotività e immediatezza di sentimenti utili solo alla conservazione del potere autoreferenziale.

Le parole chiave della U.S.I.P. nei confronti della categoria saranno quindi IMPEGNO, TRASPARENZA e COMPETENZA.

La competenza nello specifico sarà necessaria per analizzare, ragionare e comunicare nel modo più efficiente possibile, perché sarà solo in questo modo che si potranno affrontare i problemi quotidiani dei poliziotti, e per fare ciò l'Unione Sindacale Italiana Poliziotti metterà da parte la figura del sindacalista improvvisato per fare spazio a figure sindacali che attraverso percorsi di seria formazione sindacale, siano in grado di esprimere il massimo della professionalità a beneficio dei propri iscritti.

L'Unione Sindacale Italiana Poliziotti entrerà nel vivo delle questioni che interessano la categoria con la chiara determinazione di raggiungere gli obiettivi prefissati; per troppo tempo le tematiche più importanti che interessano il futuro dei poliziotti sono state sottovalutate, è arrivato il momento che il Sindacato riappropriandosi con fermezza del proprio ruolo, incida concretamente nella risoluzione delle annose problematiche che gravano sull'intera Polizia di Stato.

Molte sarebbero le complesse tematiche da evidenziare ma per questione di sintesi qui di seguito si riepilogano i punti più qualificanti su cui si baserà in principal modo l'azione sindacale della USIP:
1. Rinnovo del contratto di lavoro scaduto da dicembre 2018, nella consapevolezza che ulteriori lunghi ritardi non saranno più tollerati, in quanto è ormai evidente che allungare i tempi di rinnovo, avrà delle ricadute economiche negative sulla retribuzione dei poliziotti;
2. Potenziamento effettivo degli organici. L'elevatissima età media del personale della Polizia di Stato ha toccato ormai il suo apice, e non vi è dubbio quindi che l'attività specificatamente operativa non potrà più prescindere dall'avere in organico forze fresche, giovani che siano in grado di affrontare, soprattutto fisicamente, le difficoltà di un servizio di Polizia diventato troppo logorante per l'attuale organico che ha un'età media di 50 anni. Se qualcuno pensa che il poliziotto non abbia come tutti gli esseri umani, inevitabili acciacchi dovuti all'età, non solo fa del male ai poliziotti ma fa del male all'apparato sicurezza che troverebbe invece sicuro ristoro con l'innesto di giovani forze da integrare all'esperienza dei poliziotti più anziani;
3. Previdenza complementare. Dal 1995, anno in cui si è passati dal sistema retributivo al sistema contributivo, si parla e si continua a parlare di previdenza complementare senza mai aver raggiunto un minimo di soluzione al problema. Ci trasciniamo da troppo tempo una tematica che certamente ha delle responsabilità politiche ben precise, ma che non è mai stata considerata come una vera priorità, ecco perchè a distanza di 24 anni ci troviamo ancora oggi a parlare di previdenza complementare, ed è inutile ricordare che tale inerzia avrà delle ricadute negative sulle pensioni di tutti noi. E' arrivato il momento di fare le cose che servono al futuro dei poliziotti e al futuro delle loro famiglie, quando si parla di pensione bisogna tenere alta la soglia di attenzione; la USIP in tal senso farà tutto ciò che è nelle proprie possibilità per cercare di trovare una soluzione al problema, evidenziando peraltro che vi è la necessità di agire nel più breve tempo possibile per riuscire a garantire una pensione dignitosa ai tanti colleghi di recente assunzione che, visto l'elevata età media d'ingresso in Polizia, rischierebbero di non arrivare al massimo contributivo, trovandosi in tal modo con un pugno di mosche in mano;
4. Sicurezza nei luoghi di lavoro. Bisogna porre fine a situazioni paradossali in quanto la fatiscenza e l'insicurezza degli uffici e più in generale dei luoghi di lavoro di Polizia è sotto gli occhi di tutti; è veramente assurdo pensare che la Polizia di Stato, posta a tutela della sicurezza dei cittadini, che è l'Istituzione che deve garantire il rispetto delle regole, non è poi in grado di far rispettare le norme attinenti alla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro dei propri dipendenti. La USIP ritiene quindi urgente la necessità di un piano di stanziamenti per tutte quelle occorrenze relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs. 81/2008);
5. Divise dei poliziotti. Anche questo sta diventando un problema veramente assurdo, non è pensabile che l'Amministrazione Polizia di Stato non sia in grado di garantire una divisa dignitosa a tutti i poliziotti, quello che si assiste sul territorio è aberrante, colleghi con pantaloni strappati che non riescono ad avere il cambio, colleghi che non riescono ad avere la camicia, chi le scarpe, chi la giacca, e gli ultimi concorsi avviati in questa fase transitoria al riordino, hanno evidenziato ancor più il problema, in quanto molti colleghi dovendosi presentare in divisa nella fase residenziale del corso, hanno dovuto fare i salti mortali, talune volte a proprie spese, per riuscire a mettere su una divisa dignitosa. Stanno distribuendo i distintivi di qualifica ma mancano le divise!!! La USIP non tollererà più una cosa del genere, servono urgentemente stanziamenti ad hoc per l'approvvigionamento delle divise.
6. Correttivi al riordino. Probabilmente è ridondante ripetere che i riordini lasciano sempre qualcuno scontento, ma è proprio per tale motivazione che lo strumento legislativo dei correttivi al riordino, deve essere pensato e studiato per andare ad incidere positivamente rispetto a tutte quelle particolari situazioni che non sono state affrontate. Ecco perché a tal riguardo la U.S.I.P. darà il proprio contributo per cercare di trovare soluzioni, in merito a questioni ancora irrisolte sia del ruolo degli Ordinari che dei Tecnici. Questi in sintesi i punti che U.S.I.P. ritiene più importanti e su cui agirà con forza e costanza, nella consapevolezza che, in un mondo che cambia repentinamente pelle, vi sarà sempre la necessità di far fronte al complesso compito di saper interpretare le reali esigenze della categoria, contestualizzandole sempre al momento storico che è oggetto di inevitabili cambiamenti, e per fare ciò sarà indispensabile mettere in campo un'azione sindacale dinamica e non statica ed autoreferenziale, un Sindacato insomma che sia in grado di confrontarsi a 360° con le dinamiche del lavoro che sono soggette a continui cambiamenti con il trascorrere degli anni.


La USIP è pienamente convinta che per riuscire ad aiutare gli altri bisogna necessariamente capire a fondo i problemi entrando nella realtà quotidiana, toccando con mano le storture, le assurdità e le insensatezze che a volte sono costretti a subire i nostri colleghi, ma tutto ciò tenendo sempre alto lo sguardo verso l'orizzonte delle regole, del buon senso e soprattutto dei valori Confederali UIL.


La USIP nell'esaltare l'emozionante valore della verità e dell'impegno sindacale, state certi che metterà tutto il suo impegno per mantenere fede ai propri propositi e non scenderà nelle polemiche strumentali che qualcuno vorrà alimentare, il nostro interesse è esclusivamente la TUTELA DEI POLIZIOTTI.

Roma, 8 luglio 2019
Il Segretario Generale
Vittorio Costantini

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Sindacato di Polizia - Unione Sindacale Italiana Poliziotti