L’evasione fiscale il male assoluto. Le proposte della UIL per combatterla

A cura di Giuseppe COSTANTINI Segretario Nazionale

Il tema delle tasse, e di come necessita assicurare i servizi pubblici ai cittadini, è presente sin dall’antichità, invero nel corso della storia abbiamo assistito a svariate tipologie di tassazioni, che avevano come obiettivo principe la garanzia dei servizi pubblici. L’equazione “pagare le tasse = garanzia dei servizi pubblici”, è un tema sempre esistito, ecco perché risulta insolito che la politica, ancora oggi, non ha il coraggio di affrontare il tema delle tasse in modo netto, risulta veramente insolito che tale tema spesso venga affrontato con molta ambiguità, da parte di chi ha il compito di guidare il nostro Paese.

Se la politica, però, non sempre ha affrontato il tema delle tasse, e dell’evasione fiscale, in modo chiaro, stessa cosa non si può dire del Sindacato, e nella fattispecie della Confederazione UIL che giorno 20 luglio u.s. ha organizzato un importante webinar dal titolo: “L’evasione fiscale il male assoluto. Le proposte della UIL per combatterla”.

Un incontro importante in cui si è parlato in modo amplio ed esaustivo del gravoso tema dell’evasione fiscale, un incontro in cui, oltre ai diversi interventi di personalità del mondo dell’economia e della politica, la UIL, senza tanti giri di parole, attraverso la relazione introduttiva del Segretario Confederale Domenico Proietti, l’intervento del Segretario Generale UILPA Sandro Colombi, e le conclusioni del Segretario Generale PierPaolo Bombardieri, ha evidenziato come la politica, Governo dopo Governo, ha sempre parlato molto del tema dell’evasione fiscale, ma al contempo ha sempre fatto poco per abbattere gli ostacoli che ostruiscono la strada in direzione di una vera equità fiscale, tante parole, ma pochi reali e concreti interventi in grado di far assurgere il tema dell’evasione fiscale a priorità del Paese.

FotoL’azione della UIL è stata da sempre incentrata sul problema delle disuguaglianze sociali, e in questi ultimi 40 anni lo è stata a partire proprio dal tema della riforma fiscale, che deve però partire necessariamente dal nodo dell’evasione fiscale, perché solo risolvendo il problema di chi non paga le tasse si potrà avere un sistema fiscale equo, giusto e trasparente, solo facendo una battaglia di civiltà, e di legalità, a favore della sacrosanta affermazione del principio che chi non paga le tasse ruba, solo attraverso questo netto cambio di passo si potrà mettere al centro concretamente, e non solo a parole, un tema cruciale che da qui ai prossimi anni rappresenterà, di certo, la questione da risolvere per il rilancio dell’economia del nostro Paese, ma finanche dell’Europa e del mondo intero.

Il tema dell’evasione fiscale è il tema di un Paese civile che deve garantire servizi pubblici essenziali, è un tema che riguarda la garanzia del diritto di cittadinanza, perché solo attraverso il pagamento delle tasse si può garantire il diritto di cittadinanza, solo attraverso una battaglia seria nei confronti di chi evade le tasse si possono livellare le diseguaglianze, si possono tutelare i più deboli.

E allora è arrivato il momento di dire basta, è arrivato il momento di fare una battaglia di legalità contro ogni forma di evasione fiscale, ma anche a favore della sicurezza sul lavoro, due temi centrali che la Confederazione UIL ha posto al centro della propria azione per il rilancio del Paese, e su cui anche noi dell’Unione Sindacale Italiana Poliziotti vogliamo dare il nostro contributo, attraverso quella condivisione valoriale che ci lega con la UIL in modo indissolubile, e che caratterizza la nostra azione sindacale all’interno della Polizia di Stato, ma anche rispetto al nostra visione del mondo del lavoro nel senso più generale.

Ecco perché l’U.S.I.P. sarà sempre in prima linea a fianco della Confederazione UIL, per sostenere una vera e propria rivoluzione culturale sul fronte del tema delle tasse e della conseguente riforma fiscale, una riforma però che deve prevedere un assioma imprescindibile, e cioè “chi evade le tasse ruba agli altri cittadini”, poche semplici parole che non dovranno più essere affermate con ambiguità, ma con la determinazione di chi pensa che l’evasione fiscale è un vulnus di democrazia del nostro Paese, e che quindi combattere l’evasione fiscale in modo serio e rigoroso, rappresenterà elemento portante di equità e di giustizia sociale.

Sarà necessario far comprendere, quindi, che tutti devono fare il proprio dovere nei riguardi del fisco, ma sarà anche necessario che la politica comprenda che la stagione dei condoni deve inesorabilmente finire, e che non è più possibile far ricadere sulle spalle dei dipendenti e dei pensionati i maggior livelli di tassazione, perché continuando con queste politiche ambigue, non si farà altro che vanificare il lavoro delle persone per bene, se si vuole dare il via ad una vera svolta epocale in questa direzione tutti quanti dobbiamo fare la nostra parte, ma in primis deve farlo l’organo politico che deve sposare in pieno questa battaglia di legalità senza ma e senza se.

Dunque, chi ha il potere decisionale sul Paese deve avere il coraggio di ammettere una verità oggettiva, e cioè che in questi ultimi 25 anni la tassazione sugli utili d’impresa si è dimezzata, e quindi se c’è un tema di chi le tasse non le paga, o di chi ha raggiunto enormi utili anche a cagione della pandemia, chi legifera non può più far finta di niente, non può più continuare con politiche fiscali equivoche, ma al contrario ha il dovere di reperire risorse economiche importanti analizzando dati oggettivi, perché probabilmente c’è chi in questo Paese non contribuisce come dovrebbe e come potrebbe.

In quest’ottica la UIL, per combattere concretamente l’evasione fiscale, ha evidenziato la propria idea di fisco equo, giusto e trasparente, nella convinzione che la ricostruzione del Paese passa inevitabilmente da questo tema, e lo ha fatto lanciando delle proposte ben precise, come ad esempio il rafforzamento dell’Agenzia delle Entrate attraverso un profilo di authority e attraverso anche precisi investimenti per l’assunzione di nuove risorse umane e in favore di risorse tecnologiche, attraverso l’opportunità di incrociare le banche dati della pubblica amministrazione, attraverso la tracciabilità di tutti i pagamenti, attraverso l’inasprimento, e in alcuni casi anche l’inibizione, dei diritti di cittadinanza agli evasori fiscali, attraverso l’elevazione a rango costituzionale dello statuto dei contribuenti. 

Ancora, siccome il tema dell’evasione fiscale è ormai un tema cosmopolita, sarà anche necessario trovare soluzioni globali a problemi globali, e quindi sarà necessario giungere ad unione fiscale europea per eliminare definitivamente i cosiddetti paradisi fiscali, introducendo al contempo una tassazione minima che deve colpire le grandi multinazionali nei luoghi dove fanno gli affari, ed introducendo finanche una extra tassazione aggiuntiva sugli extra profitti delle grande aziende.

Insomma, se realmente si vuole risolvere il problema dell’evasione fiscale, bisogna prendere il toro per le corna, e bisogna farlo senza nessun tentennamento, il Sindacato da questo punto di vista di certo fa la sua parte, e la UIL, attraverso questa importante giornata dedicata al tema dell’evasione fiscale, ha dimostrato ancora una volta di saper svolgere il proprio ruolo nei migliori dei modi, facendo seria analisi e facendo proposte precise, sarà adesso il caso che la politica faccia la sua parte, perché chi ha potere decisionale ha allo stesso tempo il dovere di dare risposte concrete.


Sindacato di Polizia - Unione Sindacale Italiana Poliziotti