Tavolo permanente per la prevenzione e la gestione del disagio per il personale della Polizia di Stato

A distanza di circa un anno si è riunito il Tavolo permanente del disagio per il personale della Polizia di Stato, un’incontro svoltosi per via telematica a cui ha partecipato anche il massimo vertice del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, il Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini.

L’Unione Sindacale Italiana Poliziotti prende atto positivamente dei primi passi importanti che l’Amministrazione sta compiendo, passi in avanti che finalmente mettono in evidenza un approccio metodologico diverso, rispetto al recente passato, nel trattare la delicata questione del disagio psichico; un approccio che certamente mette in risalto la necessità di analizzare il problema non solo in relazione all’aspetto più estremo del suicidio, ma rispetto al necessario approfondimento in termini di prevenzione.

Il Capo della Polizia nel merito della tematica ha sottolineato un’importante novità sul fronte dell’introduzione dell’art. 48 bis, in particolare ha evidenziato che i problemi ostativi che ad oggi non consentivano la prosecuzione dell’iter legislativo dell’articolo di legge in questione, sembrerebbero essere superati.

Una novità molto importante, in quanto con l’introduzione dell’art. 48 bis nel D.P.R. 782/85, verrà finalmente riconosciuto il disagio psicologico ai poliziotti, una cosa certamente di rilievo se si tiene conto dell’antiquata e inopportuna normativa ad oggi vigente sul tema, che sostanzialmente non tutela nel giusto modo chi, in quanto essere umano, può in qualsiasi momento trovarsi in condizione di disagio psicologico.

Chiaramente, i segnali positivi che sono pervenuti dal Tavolo Permanente ci lasciano ben sperare, ciononostante, visto la delicatezza del tema, rimaniamo in attesa che venga definitivamente approvato l’art. 48 bis, e nel frattempo la nostra Organizzazione Sindacale, come sempre, continuerà a dare il proprio contributo in direzione di una norma che, nel riconoscere il disagio psicologico ai poliziotti, preveda una specifica sorveglianza sanitaria da applicare ai casi di stress lavoro-correlato.

L’U.S.I.P., rispetto a tutta quanta la problematica, rimarrà costantemente vigile, nella consapevolezza però che l’approvazione dell’art. 48 bis da solo non basterà per cercare di contrastare fortemente il drammatico fenomeno dei suicidi tra le Forze dell’Ordine, di sicuro rappresenterà un’importante conquista, ma accanto all’aspetto normativo bisognerà incessantemente lavorare sul fronte dei supporti psicologici, bisognerà attuare una prevenzione a 360 gradi del problema, attraverso percorsi alternativi, attraverso forme di sostegno familiare ed economico in caso di situazioni segnate da particolare disagio, e soprattutto bisognerà lavorare alacremente affinché si stimoli sempre più un profondo cambiamento culturale dell’Amministrazione a livello periferico nei riguardi di tutti quei colleghi che, loro malgrado, attraversano un periodo della loro vita afflitta da disagio psicologico.

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Sindacato di Polizia - Unione Sindacale Italiana Poliziotti