Oggi 12 dicembre 2019 ricorre il cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana, una delle
pagine più dolorose della storia repubblicana, un pezzo di storia del nostro Paese che per certi versi rimane
ancora un po’ oscura.

Una storia che non bisogna dimenticare, perché i continui depistaggi, il rallentamento dei processi e le
alterazioni delle indagini da parte di pezzi deviati dello Stato, hanno contribuito ad inquinare e minacciare la
democrazia del Paese.

La USIP rimane dell’avviso che bisogna sempre fare i conti con la propria storia, anche e soprattutto nelle
sue sembianze più inquietanti, e in particolar modo se riguardano fatti che rischiano di mettere in pericolo la
sicurezza e l’ordine democratico del Paese.

Eventi gravissimi come la Strage di Piazza Fontana non devono cadere nell’oblio, necessita fare memoria,
necessita far conoscere alle generazioni future ciò che di oscuro ha scosso il nostro Paese, perché attraverso
attenta analisi critica ci si renda conto che fatti del genere non debbano più accadere, e soprattutto perché
ricordare aiuterà tutti quanti a tenere sempre la guardia alta, per difendere i fondamentali valori della nostra
storia repubblicana, basata sulla libertà, la giustizia e la reale e piena democrazia

George Santayana diceva: “Chi non sa ricordare il passato è condannato a ripeterlo”, ecco, oggi più che mai,
a cinquant’anni dalla “Strage di Piazza Fontana”, queste parole assumono un valore importantissimo per il
presente e per il futuro del nostro Paese.

La Segreteria Nazionale USIP

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