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COMUNICATO STAMPA

USIP:42° anniversario uccisione Aldo MORO 

Una ferita ancora aperta della storia democratica del nostro Paese Il 9 maggio di 42 anni fa i brigatisti sferravano un colpo tremendo allo Stato democratico, colpendo a morte il grande statista Aldo Moro e i suoi 5 uomini di scorta, Francesco ZIZZI, Raffaele IOZZINO, Giulio RIVERA, Domenico RICCI, Oreste LEONARDI.

Il brutale assassinio di Aldo MORO è una delle vicende più clamorose, gravi e controverse del nostro Paese dichiara il Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Poliziotti Vittorio COSTANTINI, che ha certamente messo a dura prova le Istituzioni democratiche del tempo, incapaci di mettere in campo una soluzione condivisa per riuscire a salvare uno degli statisti più importanti che ha avuto l’Italia, un uomo dalla grande levatura morale e dalle grandi capacità politiche.

La scomparsa di Aldo Moro continua il Segretario COSTANTINI è stata e continua ad essere, a distanza di tanti anni, una delle perdite più gravi che ha subito il nostro Paese, non solo dal punto di vista umano ma anche dal punto di vista politico, Moro è stato di certo uno degli uomini più illustri della nostra storia repubblicana, un uomo dal pensiero politico alto e nobile che con grande senso di inclusione aveva dato avvio ad una stagione democratica di grande spessore valoriale, rifuggendo ogni interessi di parte a favore del bene dell’intero Paese.

Concludendo il Segretario COSTANTINI afferma, il ricordo di Aldo MORO e del suo elevato senso civico e morale, dovrà essere sempre da monito affinchè nel nostro Paese, mettendo da parte i toni dell’inconcludente e strumentale politica urlata, si riesca a ricondurre l’azione politica sui binari del vero dialogo costruttivo, perché solo in questo modo potremo far ripartire l’Italia intera, nessuno escluso.

Roma 9 maggio 2020

Ufficio Stampa Segreteria Nazionale

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Sindacato di Polizia - Unione Sindacale Italiana Poliziotti