Esito incontro obbligo vaccinale
Covid - somministrazione vaccino
esito incontro con il Capo della Polizia
Oggi pomeriggio si è tenuto il previsto incontro, tra le OO.SS. maggiormente rappresentative e una delegazione dell’Amministrazione guidata dal Capo della Polizia e composta dal V. Capo Prefetto Sempreviva, dal Direttore delle Risorse Umane Prefetto Scandone, dal Direttore della Segreteria del Dipartimento di PS Prefetto Giannini, dal Direttore Centrale di Sanità Dott. Ciprani e dal Direttore delle Relazioni Sindacali Dott.ssa De Bartolomeis, per comunicazioni sulla somministrazione del vaccino ed un confronto sull’indirizzo dell’imminente circolare organizzativa in merito al piano di vaccinazione che interesserà il personale della Polizia di Stato. Il Capo della Polizia, in premessa, ha evidenziato che le linee guida del piano di vaccinazione anche per il personale delle forze di polizia e forze armate, sono stabilite dalle istituzioni sanitarie nazionali, così come l’ordine delle priorità rispetto a tutta la popolazione. Il tipo di vaccino da somministrare è subordinato agli approvvigionamenti di cui si è munito il Governo e alla produzione delle diverse case farmaceutiche, al fine di garantire nel più breve tempo possibile la vaccinazione del maggior numero di persone.
Ciò detto, è stato evidenziato dal Direttore Centrale di Sanità che il vaccino disponibile ad oggi in quantitativi elevati è quello prodotto da AstraZeneca, lo stesso già approvato dall’EMA e dall’AIFA in quanto fornisce le stesse garanzie di sicurezza degli altri vaccini, sebbene dall’evidenze statistiche garantisce una efficacia del 60% e temporalmente copre circa nove mesi. Alle nostre domande e perplessità il Dott. Ciprani ha chiarito che è possibile poter somministrare nel tempo anche altro tipo di vaccino più efficace, quando gli approvviggionamenti nazionali lo consentiranno.
Per ciò che attiene la problematica relativa agli over 55 anni, i preposti organismi sanitari sono in attesa del riscontro formale dei dati statistici delle sperimentazioni anche per i cittadini compresi nella citata fascia di età, il Capo della Polizia intervenendo alla discussione dichiarava, che pur avendo 61 anni, appena sarà
validato anche per gli over 55 anni, si farà somministrare il vaccino di AstraZeneca, in attesa di detta validazione agli over 55 non sarà somministrato il citato vaccino, bensì quello prodotto da Pfizer.
Inoltre è stato sottolineato che la somministrazione del vaccino ai poliziotti e la tempistica, sarà effettuata in raccordo con i piani operativi sanitari regionali, così come previsto dalla legge. Il Capo della Polizia ha puntualizzato che si lavora ad un protocollo che possa uniformare le diverse procedure regionali, al fine di rendere fruibile la somministrazione presso gli uffici di polizia al personale che ha espresso liberamente la volontà di vaccinarsi, attraverso l’organizzazione delle articolazioni sanitarie della Polizia di Stato, precisando che in alcune realtà non sarà possibile perché non previsto dai piani operativi sanitari regionali.
Si chiarisce che per la delicatezza del tema afferente tutele e diritti delle persone, declinati con chiarezza dalla nostra Costituzione, sarà rispettata la scelta individuale di ogni cittadino/a – poliziotto/a rispetto alla somministrazione del vaccino attraverso l’organizzazione della Polizia di Stato, l’Amministrazione invitava con molto tatto e rispetto delle sensibilità individuali a vaccinarsi.
Alla luce delle argomentazioni addotte e delle notizie fornite dal Direttore Centrale di Sanità dott. Ciprani, il Segretario Generale del Siap, Giuseppe Tiani ed il Segretario Generale dell’Usip Vittorio Costantini, appena verrà autorizzato dagli organi sanitari preposti per gli over 55, così come il Capo della Polizia, si faranno somministrare il vaccino AstraZeneca appena sarà nelle disponibilità dell’Amministrazione, poiché l’agenzia nazionale del farmaco ha confermato la validità dello stesso nell’offrire una valida prevenzione delle infezioni sintomatiche da Covid 19, pertanto offre comunque una protezione che senza il vaccino renderebbe tutti noi più esposti e vulnerabili.
Roma 9 febbraio 2021