Rinnovo Contratto di Lavoro
Il 10 febbraio u.s., la delegazione del polo sindacale SIAP/ANFP/USIP, guidata dal Segretario Generale Tiani e composta dai Segretari Nazionali, Martelli e Lombardo, dal Segretario Nazionale Anfp Enzo Letizia e dal Segretario Nazionale Usip Vittorio Costantini, si è confrontato con il vertice del Dipartimento di P.S.- La nutrita e autorevole delegazione ministeriale era guidata dal Prefetto Maria Teresa Sempreviva, Vice Capo della Polizia preposto al coordinamento delle Forze di Polizia e dal Dr. Francesco Ricciardi, Direttore Centrale per i Servizi di Ragioneria, dalla Dott.ssa Maria De Barto- lomeis, Direttore dell’ufficio per le relazioni sindacali, e da altrettanti autorevoli Dirigenti della Direzione centrale per le Risorse Umane, per un primo confronto preliminare in virtù dell’imminente convocazione del Governo per proseguire la trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro riguardante il triennio 2019/2021 per il per- sonale non dirigente (da Agente a Commissario Capo) e per quello concernente la retribuzione accessoria e alla disciplina normativa dell’Area Dirigenziale 2018/2020 (da V. Questore Aggiunto a Dirigente Generale).
Prima di entrare nel merito delle priorità e della nostra piattaforma rivendicativa, abbiamo chiesto chiarimenti sulle risorse finanziarie a disposizione per il rinnovo del contratto che, consisterebbero in poco più di 670 milioni di euro, il dato della misura finanziaria disponibile non è ancora definito con chiarezza, spetterà al MEF comunicare agli attori del tavolo contrattuale e con certezza il quantum delle risorse disponibili,
In premessa, abbiamo affermato con estrema chiarezza che il citato stanziamento è insufficiente a ristorare i carichi di lavoro e le attese del personale della Polizia di Stato e degli operatori del Comparto Sicurezza e Difesa. Ampiamente penalizzato dagli indirizzi di politica dei redditi attuata dal Governo dagli anni 2008/2009 in poi che, di fatto, anche per gli effetti del blocco dei contratti ha provocato un’inesorabile perdita del potere di acquisto delle retribuzioni dei poliziotti. Avendo schiacciato il nostro reddito verso il basso, erodendo le conquiste Sindacali del passato rispetto alla progressione delle retribuzioni, solo in minima parte temperata dalla riforma dei parametri stipendiali ottenuti grazie alle nostre battaglie per il riordino delle carriere.
In considerazione di ciò abbiamo chiesto che le risorse finanziarie disponibili siano spalmate sulle voci fondamentali e continue dello stipendio, poiché le stesse danno il maggior gettito sulla pensione e sulla buonuscita (TFS). Per quanto attiene il salario delle voci accessorie legate alla specificità delle nostre funzioni e del nostro lavoro, come noto, congelate da circa un ventennio, abbiamo rivendicato la necessità improcrasti- nabile di uno stanziamento ad hoc per sanare il vulnus delle indennità più sottopagate di tutto il mondo del lavoro che, il Sindacato dei poliziotti non può più tollerare, considerato tra l’altro, la complessità della funzione, il livello di rischio e responsabilità a cui i poliziotti sono esposti. La questione invece dell’aumento degli importi spettanti per le ore di lavoro straordinario merita una discussione a parte, poichè necessita di uno stanziamento ad hoc al fine di ottenere incrementi che possano ristorare in maniera adeguata il personale, considerato che, attraverso detto strumento si sopperisce alla cronica carenza di personale e a tutti i tipi di emergenza che i poliziotti sono chiamati a gestire, notorio il ricorso massiccio di detto istituto. Le nostre proposte sulla differenziazione degli incrementi per lavoro straordinario, già contenute nella nostra piattaforma rivendicativa, in cui si chiede l’aumento del ristoro orario con l’aumento della fatica e del disagio connesso all’incremento delle ore di prestazione e impiego. Lo stesso dicasi per una diversa modulazione degli scaglioni Irpef di alcune voci stipendiali legate alla specificità del nostro lavoro, è il caso dell’indennità pensionabile – già indennità di pubblica sicurezza – il tema è stato rinviato ad un confronto col Governo per verificare la volontà concreta del Governo rispetto alle misure promesse anche in tema di sgravi Irpef per ridurre il cosiddetto “cuneo fiscale” e verificare con il MEF la compatibilità delle nostre proposte.
Abbiamo anticipato all’Amministrazione, la ferma volontà del nostro sindacato nel voler sanare la sperequazione per le diversità di trattamento in seno al personale del Comparto Sicurezza e Difesa, dettate dalle discutibilissime interpretazioni fantasiose dell’INPS, per i diversi trattamenti pensionistici tra le diverse forze di Polizia e Militari, che ha reso indifferibile l’omogeneizzazione dei trattamenti assicurativi in seno al com- parto, diversamente il Comparto delle Forze di Polizia dovrà essere separato da quello dei Militari. Abbiamo chiesto all’Amministrazione l’urgenza della convocazione del Governo per l’avvio del confronto del 1° Contratto di Lavoro per l’Area Dirigenziale scaduto da mesi, sottolineando con fermezza che, le insufficienti risorse disponibili non permettono neanche un adeguamento delle indennità accessorie rispetto a quelle previ- ste per altre qualifiche e ruoli.
Per ciò che invece attiene alla parte normativa che ha un’inevitabile riflesso econo- mico, come ad esempio le integrazioni della normativa sui buoni pasto, oppure l’applicazione delle missioni per tutto il personale delle Specialità della Polizia di Stato, sino alla ferie solidali, ai congedi per visite mediche, all’incremento di tutte le indennità di esposizione ai rischi ad oggi escluse che riguardano la Polizia Scientifica, Elicotteristi, Sommozzatori, Artificieri, etc... solo per fare qualche esempio, il nostro Sindacato ha ribadito tutte le istanze storiche contenute nella propria piattaforma rivendicativa, che a breve renderemo pubblica.
L’Amministrazione ha preso buona nota delle nostre istanze, legittime e fondate, così come la richiesta di una convocazione urgente per il proseguo dei lavori, nell’auspicio che ci siano le condizioni per il raggiungimento di un accordo che porti alla sottoscrizione del Contratto di Lavoro oramai in scadenza, compreso un accordo da sottoscrivere con il Governo e l’Amministrazione per il finanziamento delle necessarie misure che consentano la discussione delle indennità accessorie per il personale e i dirigenti.
Roma, 18 febbraio 2021